CREDITO D'IMPOSTA PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE STRUTTURE RICETTIVE E TERMALI
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo ha pubblicato la graduatoria relativa al bando 2019 per la concessione del credito d’imposta per gli investimenti di riqualificazione delle strutture ricettive e termali.
comunicato stampa - tax credit per la riqualificazione delle strutture ricettive e termali.docx
CALA IL SIPARIO SUL TAX CREDIT PER LA RIQUALIFICAZIONE
BOCCA: A RISCHIO GLI INVESTIMENTI DEL 2019
URGENTE RIFINANZIARE LA MISURA
E ABOLIRE IL CLICK DAY
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo ha pubblicato la graduatoria relativa al bando 2019 per la concessione del credito d’imposta per gli investimenti di riqualificazione delle strutture ricettive e termali.
A fronte di 2.538 istanze presentate, sono state ammesse a fruire dell’incentivo 1975 imprese, per complessivi 116,7 milioni di euro, con un importo mediamente pari a 58.734 euro per impresa.
I risultati di una prima analisi della graduatoria, svolta oggi dal Centro studi di Federalberghi su circa 2.200 istanze approvate (oltre il 90% del totale), evidenziano che la provincia con il maggior numero di istanze approvate è quella di Bolzano, con 189 imprese ammesse a fruire del beneficio per circa 18,6 milioni di euro, seguita da Rimini (114 imprese ammesse e 4,9 milioni di euro) Napoli (97 imprese e 7,1 mln), Venezia (88 imprese e 5,1 mln), Milano (84 imprese e 5,8 mln), Trento (77 imprese e 4,4 mln), Roma (69 imprese e 4,8 mln), Verona (53 imprese e 2,8 mln), Sondrio (41 imprese e 1,7 mln) e Salerno (39 imprese e 2,8 mln).
Nei cinque anni di applicazione dell’istituto, la misura ha interessato 8.874 imprese, per complessivi 356 milioni di euro, con un importo medio di 40.117 euro.
bando
n. imprese beneficiarie
dotazione complessiva
valore medio
2015
748
20.000.000
26.738
2016
2.149
50.000.000
23.267
2017
2.084
50.000.000
23.992
2018
1.918
120.000.000
62.565
2019
1.975
116.700.000
59.089
totale
8.874
356.700.000
40.196
elaborazioni Federalberghi su dati MIBACT e MIPAAFT
Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, nell’esprimere “soddisfazione per il coraggio dimostrato dagli imprenditori del settore che - nonostante mille difficoltà - continuano a credere nel futuro e ad investire, ricorda come, nell’arco dei cinque anni, moltissimi interventi siano rimasti esclusi dall’incentivo, a causa della insufficiente dotazione finanziaria.
Guardando all’immediato futuro, Bocca lancia un grido d’allarme: “la legge di bilancio per l’anno 2019 non ha stanziato le risorse necessarie per rifinanziare il tax credit e pertanto, se non vi sarà un intervento urgente, calerà tristemente il sipario sull’unica misura nazionale che offre un sostegno concreto - seppur di dimensioni esigue - alle imprese che investono nel turismo”.
Secondo il presidente degli albergatori italiani, la direzione da prendere è chiara: “chiediamo che si dia celermente attuazione a quanto previsto dal Documento di Economia e Finanza 2019, con il quale il Governo si è impegnato a conferire particolare attenzione al tax credit e, in particolare, chiediamo di aumentare le risorse disponibili e di superare il meccanismo del click day, adottando una modalità analoga a quella prevista per la ristrutturazione delle abitazioni private, per assicurare la doverosa copertura a tutti coloro che effettuano un investimento”.
Bocca conclude “esprimendo rammarico per la mancata approvazione degli emendamenti al decreto crescita che avrebbero consentito l’immediata riattivazione dell’istituto e chiedendo che con la prossima legge di bilancio vengano garantite le risorse necessarie e venga corretta una procedura iniqua, che assegna il credito a chi ha il dito più veloce o la linea internet più performante, per non parlare delle le peripezie che hanno caratterizzato l’ultimo click day”.
***
Secondo un’indagine sugli investimenti nel settore alberghiero, realizzata dal Centro studi di Federalberghi nell’ultima settimana di giugno 2019:
il 26,5% degli albergatori intervistati dichiara che la propria struttura ha necessità di una ristrutturazione, integrale o parziale;
il 53,4% intende effettuare investimenti nel corso dei prossimi dodici mesi;
i principali interventi programmati riguardano l’ammodernamento degli arredi delle camere (70,4%), degli arredi delle zone comuni (63,8%) e dell’immobile (47,86%);
tra coloro che non prevedono di effettuare investimenti, il 60% dichiara che la propria scelta dipende dalla situazione economica contingente.
BOCCA: A RISCHIO GLI INVESTIMENTI DEL 2019
URGENTE RIFINANZIARE LA MISURA
E ABOLIRE IL CLICK DAY
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo ha pubblicato la graduatoria relativa al bando 2019 per la concessione del credito d’imposta per gli investimenti di riqualificazione delle strutture ricettive e termali.
A fronte di 2.538 istanze presentate, sono state ammesse a fruire dell’incentivo 1975 imprese, per complessivi 116,7 milioni di euro, con un importo mediamente pari a 58.734 euro per impresa.
I risultati di una prima analisi della graduatoria, svolta oggi dal Centro studi di Federalberghi su circa 2.200 istanze approvate (oltre il 90% del totale), evidenziano che la provincia con il maggior numero di istanze approvate è quella di Bolzano, con 189 imprese ammesse a fruire del beneficio per circa 18,6 milioni di euro, seguita da Rimini (114 imprese ammesse e 4,9 milioni di euro) Napoli (97 imprese e 7,1 mln), Venezia (88 imprese e 5,1 mln), Milano (84 imprese e 5,8 mln), Trento (77 imprese e 4,4 mln), Roma (69 imprese e 4,8 mln), Verona (53 imprese e 2,8 mln), Sondrio (41 imprese e 1,7 mln) e Salerno (39 imprese e 2,8 mln).
Nei cinque anni di applicazione dell’istituto, la misura ha interessato 8.874 imprese, per complessivi 356 milioni di euro, con un importo medio di 40.117 euro.
bando
n. imprese beneficiarie
dotazione complessiva
valore medio
2015
748
20.000.000
26.738
2016
2.149
50.000.000
23.267
2017
2.084
50.000.000
23.992
2018
1.918
120.000.000
62.565
2019
1.975
116.700.000
59.089
totale
8.874
356.700.000
40.196
elaborazioni Federalberghi su dati MIBACT e MIPAAFT
Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, nell’esprimere “soddisfazione per il coraggio dimostrato dagli imprenditori del settore che - nonostante mille difficoltà - continuano a credere nel futuro e ad investire, ricorda come, nell’arco dei cinque anni, moltissimi interventi siano rimasti esclusi dall’incentivo, a causa della insufficiente dotazione finanziaria.
Guardando all’immediato futuro, Bocca lancia un grido d’allarme: “la legge di bilancio per l’anno 2019 non ha stanziato le risorse necessarie per rifinanziare il tax credit e pertanto, se non vi sarà un intervento urgente, calerà tristemente il sipario sull’unica misura nazionale che offre un sostegno concreto - seppur di dimensioni esigue - alle imprese che investono nel turismo”.
Secondo il presidente degli albergatori italiani, la direzione da prendere è chiara: “chiediamo che si dia celermente attuazione a quanto previsto dal Documento di Economia e Finanza 2019, con il quale il Governo si è impegnato a conferire particolare attenzione al tax credit e, in particolare, chiediamo di aumentare le risorse disponibili e di superare il meccanismo del click day, adottando una modalità analoga a quella prevista per la ristrutturazione delle abitazioni private, per assicurare la doverosa copertura a tutti coloro che effettuano un investimento”.
Bocca conclude “esprimendo rammarico per la mancata approvazione degli emendamenti al decreto crescita che avrebbero consentito l’immediata riattivazione dell’istituto e chiedendo che con la prossima legge di bilancio vengano garantite le risorse necessarie e venga corretta una procedura iniqua, che assegna il credito a chi ha il dito più veloce o la linea internet più performante, per non parlare delle le peripezie che hanno caratterizzato l’ultimo click day”.
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Secondo un’indagine sugli investimenti nel settore alberghiero, realizzata dal Centro studi di Federalberghi nell’ultima settimana di giugno 2019:
il 26,5% degli albergatori intervistati dichiara che la propria struttura ha necessità di una ristrutturazione, integrale o parziale;
il 53,4% intende effettuare investimenti nel corso dei prossimi dodici mesi;
i principali interventi programmati riguardano l’ammodernamento degli arredi delle camere (70,4%), degli arredi delle zone comuni (63,8%) e dell’immobile (47,86%);
tra coloro che non prevedono di effettuare investimenti, il 60% dichiara che la propria scelta dipende dalla situazione economica contingente.
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Pubblicato il 05/07/2019
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